Consulenza sui prodotti e sui contratti di finanza derivata (swap, forward, ecc.)
Di seguito elenchiamo alcuni dei problemi relativi ai contratti derivati che molte imprese ed enti hanno sottoscritto nel recente passato:
Finalità distorta. Molti contratti derivati sono stati proposti e successivamente venduti ai clienti come strumenti di copertura dal rischio di rialzo dei tassi di interesse e/o dal rischio di cambio. Le imprese sono naturalmente esposte al rialzo dei tassi in quanto cio’ determina un aumento del costo del capitale di debito; questi strumenti avrebbero dovuto annientare gli effetti negativi sui flussi di cassa e quindi rendere la gestione finanziaria del debito aziendale immune dalle variazioni dei tassi. In realtà, in molti casi i contratti si sono rivelati speculativi, cioè vere e proprie scommesse senza alcuna finalità di copertura.Spesso questi contratti sono stati legati a variabili di mercato (indici di borsa, commodities, CDS) che nulla avevano a che fare con l’operatività dell’impresa.
Complessità dei contratti. La complessità delle formule che definivano i pagamenti sono state tali da rendere la comprensione del contratto e la valutazione della sua idoneità agli obiettivi aziendali assolutamente impraticabile ai non addetti ai lavori. Tale complessità ha reso praticamente impossibile sia la comparazione delle condizioni contrattuali con forme alternative, sia il calcolo del profilo di rischio in termini di cash flows futuri.
Rinegoziazione e copertura delle perdite. Le banche tendono a nascondere ai clienti le perdite derivanti dai contratti, in termini sia del valore di mercato (Mark to Market) che dei flussi di cassa attesi. La maggior parte delle volte propongono di chiudere i contratti originari (unwinding) e di sostituirli con nuovi contratti che ne incamerano il Mark-to-Market negativo. Tali contratti hanno però una probabilità di generare flussi di cassa negativi per l’impresa ancora maggiore di quelli precedenti. Essi inoltre spesso sono basati su un valore nozionale più elevato, aumentando così l’esposizione al rischio dell’impresa.
Il nostro approccio ai problemi sopra evidenziati e alle perdite collegate a tali contratti derivati si articola nella seguente maniera:
L’obiettivo è di dare una risposta alle seguenti domande:
- Perche le imprese hanno sottoscritto questi contratti?
- Come si configura il danno per il cliente?
- Quali sono i «trucchi» delle banche nel marketing del prodotto?
- Perché la banca guadagna di più se i contratti sono esotici o poco comprensibili al cliente?
La nostra consulenza può, dunque, essere molto utile all’impresa o ente mediante l’offerta dei seguenti servizi:
- Analisi delle caratteristiche dei contratti derivati già stipulati dall’impresa e valutazione del rischio corrente
- Valutazione della loro idoneità rispetto all’oggetto sociale dell’impresa
- Quantificazione del danno subito dall’impresa a seguito della sottoscrizione e della successiva cancellazione e/o rinegoziazione dei contratti
- Supporto alle imprese in una eventuale fase di rinegoziazione negoziazione dei contratti con le banche e/o dei contratti con le banche e/o citazione in giudizio per danni
- Nuovi contratti: valutazione del fair value, dei rischi prospettici, del worst case scenario e della redditività attesa di una nuova operazione.
Infine, il nostro studio offre il servizio di analisi e copertura dei rischi finanziari, mediante le seguenti attività:
- Analisi dei prodotti strutturati e derivati
- Copertura efficiente dei rischi (es. rischio tasso di interesse, rischio valutario etc.)
- Supporto nell’interazione con l’Istituto di Credito